Tecniche e tecnologie della benzina artificiale

piattaforma petrolifera di perforazione off-shore,
 in cui si nota l'estremità superiore della
macchina perforatrice (la "torretta" bianca e rossa)
L'estrazione del petrolio è l'insieme di tecniche e processi attraverso cui il petrolio viene estratto dal sottosuolo, dove si è accumulato in svariati milioni di anni.
Dopo aver individuato, generalmente tramite prospezione sismica, un giacimento di idrocarburi, si procede alla trivellazione del terreno tramite speciali macchine perforatrici, con profondità che variano da poche centinaia di metri fino a circa 7 chilometri.

Dopo una serie di indagini geologiche, si "intuba" il pozzo tramite sezioni di tubi d'acciaio e si comincia l'estrazione del petrolio,che si può suddividere in tre fasi. Durante la prima fase il petrolio risale la tubazione grazie alla propria pressione. Quando essa non è più sufficiente, si continua l'estrazione  riequilibrando la pressione tramite delle apposite pompe o l'iniezione nel pozzo di altri fluidi che "spingono" il petrolio. Nella terza fase invece si utilizzano varie tecniche per riscaldare il petrolio, rendendolo così meno viscoso e più facile da estrarre, generalmente tramite l'iniezione di vapore.
pompa superficiale per
l'estrazione del petrolio
Il petrolio grezzo viene lavorato in una colonna di distillazione per separare la benzina da altri componenti (GPL, gasolio, kerosene) e successivamente trattato in un impianto di desolforizzazione a idrogeno. Si sottopone poi la benzina ad un processo detto reforming, che grazie ad un catalizzatore di platino ne aumenta il numero di ottano. Infine si miscela la benzina riformata con la benzina di cracking catalitico, la benzina isomerizzata o altri additivi - derivanti dalla lavorazione del greggio e non - per arrivare alla benzina che usiamo per le nostre auto.

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